RETE RIFUGI AKU

Una montagna consapevole

La Rete Rifugi AKU riunisce gestori e gestrici di rifugi in alta quota, operatori esperti e motivati dal comune intento di promuovere un approccio alla montagna responsabile, sicuro e a ridotto impatto ambientale. Un progetto in fase evolutiva, spinto dal crescente numero di nuovi frequentatori della montagna.

Responsabilità, sicurezza e impatto ambientale

Responsabilità, sicurezza e impatto ambientale sono temi molto sensibili ai rifugisti, impegnati in prima linea a gestire il flusso crescente di nuovi appassionati che cercano in montagna un luogo di evasione e di riscoperta del rapporto con la natura, magari con un pizzico di avventura.

Sono molto cambiati i tempi rispetto ad un passato, relativamente recente, in cui i rifugi, specie quelli di alta montagna, rappresentavano la meta abituale di un pubblico limitato, a volte persino talmente scarso da rendere a volte insostenibile la gestione economica della struttura. Oggi, pur a fronte delle tradizionali difficoltà legate all’organizzazione e ai costi per il mantenimento di un rifugio alpino, molte strutture sia sulle Alpi che sugli Appennini, hanno visto incrementare notevolmente la presenza di escursionisti e con essi la necessita di affrontare nuove richieste da parte di un pubblico più ampio e diversificato, in molti casi poco o per nulla esperto di montagna, soprattutto poco consapevole rispetto alla reale funzione del rifugio.

Sulla base di queste considerazioni si muove l’impegno di AKU nel promuovere, insieme ai gestori dei rifugi partner, iniziative dirette a sensibilizzare il pubblico verso comportamenti che consentano di trarre la giusta gratificazione dal contatto con la montagna, sia per chi muove i primi passi in questa direzione sia per chi si muova già sul terreno dell’esperienza consolidata. Due mondi che devono saper convivere spesso sotto un unico tetto, magari piccolo e non pensato per accogliere il turismo di massa che bussa alla porta delle terre alte.

Visita i 12 rifugi della rete AKU

Il rifugio Quinto Alpini si trova in Val Zebrù, nel comune di Valfurva (SO) nelle Alpi Retiche, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Posto su un costone roccioso è circondato da un’imponente cerchia di monti; a meridione il gruppo del Confinale e sullo sfondo il versante svizzero della più imponente cima delle Alpi Retiche il Gruppo del Bernina (4036 – 4049 m) e dalle cime del Gruppo Ortles – Cevedale, tra cui il Monte Zebrù (3740 m) e l’affilata cresta Ovest del Gran Zebrù sul confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. La posizione dominante rispetto alla valle dà l’impressione di trovarsi su un nido d’aquila e non è raro osservare il volo del Gipeto che da anni nidifica proprio all’interno della Val Zebrù. È gestito da Elena Marinoni e Michele Bariselli, giovani gestori ma di lunga esperienza, che offrono un ambiente curato e familiare con ottima cucina valtellinese.
Il rifugio risale al 1911, quando la Sezione di Fassa del DÖAV (Deutsch-Österreichischer Alpenverein) decise di costruire sulle sponde del piccolo lago sul Vallone d’Antermoia, un piccolo ricovero alpino per le traversate e le ascensioni della zona più interna del Catinaccio. Al termine della Prima Guerra Mondiale il territorio fu assegnato all’Italia e il rifugio passò nel 1921 alla SAT (Società Alpinisti Tridentini). Nel 1981 il rifugio venne ampliato e ristrutturato. Durante la gestione della guida alpina Almo Giambisi (dal 1990 al 2016) vennero installati i pannelli fotovoltaici per contribuire al fabbisogno energetico dell’edificio. Dal 2017 il rifugio è in gestione a Martin Riz, guida alpina, ex atleta della squadra nazionale di sci alpinismo italiana e coordinatore delle operazioni del soccorso alpino nell’area Fassa e Fiemme.

Se siete alla ricerca di ampi alpeggi, paesaggi incontaminati e volete immergervi nella natura potete farlo al rifugio Maddalene o malga Val (1925 metri) nel cuore della catena delle Maddalene in val di Non. Vi accoglierà la nuova gestione di Luca Toldo che, dopo aver gestito il rifugio Ghiacciaio della Marmolada, è sceso di quota venendo in una delle porte per visitare le selvagge cime delle Maddalene. Apertura solo estiva perché in inverno è zona a rischio valanghe.

La Capanna Cima Comelle è situata alla testata della Val di Gares in una conca prativa ricca di pascoli e boschi nel cuore delle Dolomiti Agordine. Vi si accede da Canale d’Agordo lungo una strada asfaltata; è la base di partenza per numerose escursioni nelle Pale di San Martino e meta per degustare i piatti tipici della cucina della Val Biois. I dintorni, autentica oasi naturale, sono il luogo ideale per facili passeggiate con bambini, anche con escursioni a cavallo (è disponibile un servizio di maneggio) e in dieci minuti a piedi è possibile raggiungere la prima Cascata delle Comelle. Per chi pratica l’arrampicata sportiva le falesie e i massi nei dintorni sono fra le più interessanti di tutto l’Agordino e d’inverno è la meta per chi pratica lo sci nordico e per escursioni con le racchette da neve o per lo sci alpinismo. È aperto tutto l’anno. Gestore: Famiglia Deola.
Il bar ristorante Rosetta, adiacente alla stazione a monte della funivia Rosetta è tra i migliori punti di partenza per tutte le escursioni e arrampicate sulle Pale di San Martino, d’estate e d’inverno. Da San Martino di Castrozza, attraverso la Cabinovia Colverde, si sale alla partenza della Funivia Rosetta e da lì in meno di 5 minuti si raggiuge la stazione di arrivo a quota 2700 metri. Dalla terrazza il panorama lascia senza fiato: uno spettacolo grandioso sull’altopiano delle Pale di San Martino, sul Cimon de la Pala (3184 m), la vetta più celebre del gruppo e a meno di mezzo chilometro spicca tra le rocce calcaree il Rifugio Rosetta, uno dei più vecchi rifugi della Società Alpinisti Trentini, essendo stato costruito nel 1889. Il bar ristorante Rosetta è gestito da Laura Meneghini e Antonio Zagonel. Antonio è guida alpina con una lunga tradizione famigliare di guide alpine, il cui capostipite Bortolo Zagonel fu uno dei fondatori delle celebri Aquile di San Martino di Castrozza.
Situato nel settore orientale del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, in una conca di pascoli alpini di grande bellezza, sul confine tra la provincia di Belluno e di Trento, è base di partenza per escursioni nel gruppo dolomitico del Cimónega e delle Vette Feltrine. L’edificio è stato ricavato dalle strutture di Malga Nevetta di cui conserva le genuine caratteristiche alpine. Il Boz è una tappa dell’Alta Via n.2 delle Dolomiti e dell’Alta Via del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Gestore: Erika De Bortoli e Andrea Marchetti.
Posto nelle Vette Feltrine, all’estremità occidentale del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, è un meraviglioso balcone sulla vallata Feltrina a due passi dalla Busa delle Vette: un ampio circo glaciale conosciuto anche come la “Busa delle Meraviglie” per la presenza di numerose e rare specie botaniche. Ma è tutta l’area delle Vette Feltrine che si presenta con una grande ricchezza di specie floreali, di fenomeni geologici e geomorfologici e con percorsi in cresta a fil di cielo. Il Dal Piaz è una tappa dell’Alta Via n.2 delle Dolomiti e dell’Alta Via del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Gestore: Giorgio Da Rin.
Situato sull’Alpe Vederna, sui versanti settentrionali delle Vette Feltrine, la conca appare come un villaggio sparso, con il piccolo rifugio aperto in estate, la chiesetta, gli orti, un luogo che conserva ancora tracce di vita rurale alpina, con masi e baite abitate tutt’oggi durante il periodo estivo, meta e punto di partenza di numerose escursioni sulle Vette Feltrine, come la salita al Monte Pavione oppure quella più facile sul Monte Vederna, balcone panoramico sulla valle del Primiero e sulle Pale di San Martino. I principali sentieri di accesso salgono dalla Val Nona. Il rifugio è raggiungibile anche in bicicletta e in auto. Gestore: Cristina Rizzante.
Il Rifugio Malga Caldenave si trova nel Lagorai, nel sottogruppo granitico di Cima d’Asta – Cime di Rava, in una bellissima conca ricca di boschi e sorgenti d’acqua con numerose testimonianze della Prima Guerra Mondiale. Chi ama fare semplici escursioni troverà pace e tranquillità, senza dover faticare più di tanto, il luogo adatto per rigenerarsi e riposare. Nella vicina Val Orsera, le pareti granitiche di Cima Costabrunella, Cima Trento e Creste di Rava offrono diverse vie di arrampicata classica ed una palestra attrezzata. Caldenave è una tappa dell’Alta Via del Granito. Gestore: Guido Trevisan.
Il rifugio sorge su una balza del Monte Telgrafo, una delle vette del Monte Baldo, e domina gran parte del Lago di Garda con un panorama che spazia a 360° intercettando molte catene montuose: gli Appennini a sud, le Prealpi venete e trentine a est, le Dolomiti verso nord e le Alpi centrali ad ovest e molto lontano, aguzzando la vista, si potrebbe vedere perfino il Cervino! Il Rifugio è conosciuto come “Rifugio Telegrafo” da quando l’esercito di Napoleone piazzò un telegrafo ottico per comunicazioni a lunga distanza. Inaugurato nel 1896, da sempre appartiene alla Sezione di Verona del Club Alpino Italiano, è una tappa fondamentale per chi attraversa la catena del Baldo, al rifugio si accede da molteplici accessi, sia dal versante Lago di Garda che da quello orientale del Baldo. Dal 2013 il rifugio è gestito dalle guide di equipENatura che offrono anche servizi di escursioni guidate sul Monte Baldo. Gestore: Alessandro Tenca, equipENatura.
Il rifugio Quintino Sella si trova in Valle Po nelle Alpi Cozie, nel Comune di Crissolo (CN), a 2640 m. È posto su una conca sotto la parete est del Monviso, su un promontorio roccioso sopra il Lago Grande di Viso. È il punto di partenza per la salita in vetta al Monviso lungo la via normale (parete sud), salita ogni anno da centinaia di alpinisti. L’accesso “classico” al rifugio avviene da Pian del Re e si raggiunge in circa 2.30 ore. Il rifugio è intitolato a Quintino Sella, scienziato economista e politico italiano, fondatore nel 1863 il Club Alpino Italiano. Fu a capo della prima spedizione italiana che raggiunse la vetta del Monviso. La struttura è di proprietà della sede centrale del Club Alpino ed amministrata dalla Sezione Cai Saluzzo. Gestore: Alessandro Tranchero.
Il rifugio Duca degli Abruzzi si trova sul crinale appenninico che segna il confine tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, più precisamente sulle rive del Lago Scaffaiolo. Vi si può accedere sia dal versante pistoiese che da quello modenese; è stato il primo rifugio alpino edificato sull’Appennino Tosco-Emiliano. Il Duca degli Abruzzi è posto tappa del Sentiero Italia CAI, della Alta via dei Parchi e la Grande Escursione Appenninica. Fu inaugurato nel 1878 grazie all’iniziativa congiunta del CAI di Firenze e quello di Bologna. Oltre al periodo di apertura annuale (13 giugno – 13 settembre) per il resto dell’anno è aperto tutti i fine settimana, eccetto a novembre. Gestore: Antonio Tabanelli.
Il Rifugio di Campomuletto è una perla incastonata nel verde di abeti e faggi, dove trovare la possibilità di rilassarsi in armonia con la natura. Volete allontanarvi dalla città, respirare aria pura a contatto di un ambiente dolce e vivificante? Il Rifugio è la risposta perfetta per le vostre esigenze. Una struttura moderna, ma che conserva ancora i vecchi tratti architettonici della vecchia casara, adagiata su una piana circondata da ricche abetaie e colorate faggete, che la cullano nella sua finta solitudine: non è raro, al tramonto o alle prime luci del giorno, incontrare, incuriositi, i graziosi abitanti del bosco, intenti a scrutare il terreno alla ricerca di erbe e arbusti che serviranno loro il pasto quotidiano. Non mancheranno le visite degli animali di alpeggio, che si annunceranno con l’allegro scampanio prodotto dalle campanelle appese al loro collo, che senza timore si avvicineranno al pascolo.

News da Rete Rifugi AKU:

Oltre a fornire ai gestori e ai suoi collaboratori le calzature idonee a svolgere il proprio lavoro dentro e fuori il rifugio, la collaborazione con AKU prevede la promozione e la conoscenza del rifugio partner attraverso i canali di comunicazione AKU in Italia e all’estero e una serie di progetti specifici a sostegno delle attività del rifugista, vediamo alcuni progetti:

Feltrino e Primiero insieme sul passo del Pavion.

Domenica 25 giugno grazie alla montagna si rinsalda il legame che unisce Feltrino e Primiero. Partendo dai due rifugi alle pendici opposte della stessa montagna ci si incontrerà sull’antico confine fra la Repubblica di Venezia e il Tirolo.

Importanti novità al rifugio Maddalene.

La stagione estiva si apre con una importante novità per il rifugio Maddalene: Luca Toldo è il nuovo gestore della struttura in Malga Val. Dopo l’esperienza presso il rifugio Ghiacciaio della Marmolada Luca si è abbassato di quota prendendo in gestione uno dei più belli punti di partenza per chi vuole visitare le selvagge cime delle Maddalene, come cima Lavazzè, cima Olmi e cima Slavazzaie.

Il programma estivo del rifugio Vederna.

Il rifugio Vederna è immerso nei paesaggi mozzafiato delle Alpi Feltrine, per la stagione 2023 propone una serie di incontri in rifugio fra laboratori e musica live: non solo per chi ama la montagna ma anche per chi la vive! Nel mese di giugno è in programma una escursione in condivisione con il vicino rifugio Dal Piaz.

Apertura confermata al rifugio V Alpini nonostante la neve.

In questa primavera che volge al termine le precipitazioni nevose sono state inaspettate ed abbondanti. L’apertura della stagione dei rifugi è sempre soggetta a quelli che sono i “capricci” del tempo. Nonostante la neve sia ancora presente il rifugio V Alpini comicia la sua stagione in perfetto orario!

Clean of Baldo: per vivere la montagna in maniera più pulita.

Dai il tuo contributo per la pulizia della montagna! AKU insieme con Montura sostiene l’iniziativa del Rifugio Telegrafo sul monte Baldo. Una chiamata a raccolta per attivarsi in prima persona nella pulizia della montagna, troppo spesso sporcata dai rifiuti che noi escursionisti non riportiamo a casa. Nella stagione 2023 è possibile partecipare a delle giornate dedicate alla pulizia dei sentiri sul monte Baldo (VR).

Usa la borraccia! Per dire stop alle bottiglie di plastica.

Per sensibilizzare la rinuncia all’utilizzo delle plastiche monouso durante le escursioni in montagna, AKU ha lanciato un nuovo progetto, in collaborazione con la rete rifugi AKU, per la vendita ad un prezzo vantaggioso di borracce tecniche Ferrino (partner del progetto) con l’obiettivo di sostituire o abolire progressivamente l’abitudine da parte di molti escursionisti di portare nello zaino o richiedere in rifugio l’acqua nelle bottiglia in plastica monouso. Le borracce si possono trovare presso i rifugi: Telegrafo, Caldenave, Giorgio Dal Piaz, Vederna e Bruno Boz.

In rifugio con il piede giusto. A scuola di escursionismo.

L’intesa prevede di organizzare delle giornate di formazione base per la pratica escursionistica, nei pressi del rifugio. L’accompagnamento e formazione è affidato a guide alpine, guide di media montagna e guide escursionistiche che collaborano con aku. Attraverso una breve escursione, vengono affrontati i principali aspetti di come preparare ed effettuare un’escursione in montagna in modo consapevole (materiali da usare, l’importanza delle calzature, pericoli oggettivi e soggettivi, autosoccorso e chiamata di soccorso), oltre all’illustrazione delle peculiarità ambientali e culturali del luogo.

Un aiuto in rifugio.

L’intesa prevede un supporto da parte di AKU nel sostenere i costi di alcune attività funzionali alla gestione quotidiana del rifugio. Per i rifugi Giorgio Dal Piaz, Vederna e Bruno Boz, AKU ha realizzato la grafica delle tovagliette per i pasti. Inoltre per il rifugio Vederna sono state fornite delle foto (100×70 cm) come complemento all’arredo, stampate su legno di betulla con colori a base d’acqua che garantiscono il rispetto delle proprietà naturali del legno.

Bentornato!

UK

Thanks for visiting AKU | Please consider browsing our UK distributor website for local and faster shipping.

CANADA

Thanks for Visiting AKU, Please Navigate to Our Canadian Site for the Best Experience.

USA

Thanks for Visiting AKU, Please Navigate to Our US Site for the Best Experience.


vedi i dettagli


protetto da reCAPTCHA: privacy - termini