Col di Lana, la montagna sacra
Teatro di duri combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale, a cavallo fra l’impero di Austria-Ungheria e il Regno d’Italia, è tristemente conosciuto anche con l’appellativo di “Col di Sangue”. Si tratta del Col di Lana che con i suoi 2452 metri di altezza domina Pieve di Livinallongo. E’ lui il “colpevole” che ci ha fatto puntare la sveglia nel cuore della notte e che ora ci osserva dall’alto mentre pedaliamo lungo la strada forestale che rimonta i ripidi pendii erbosi.
Curva dopo curva ci alziamo di quota mentre il sole lentamente fa capolino fra l’Averau e la Croda Negra. Un sorso d’acqua fresca alla fontana scavata in un tronco d’albero e saliamo ancora fino al termine della strada. Cerchiamo un luogo un po’ discosto dove legare le e-bike e poi proseguiamo a piedi.
Il Col di Lana rappresenta una sorta di monumento ai caduti, un percorso da affrontare in rispettoso silenzio, ripensando alla storia che fu scritta su questi pendii, fra le rocce, le trincee e le schegge delle bombe che ancora abbondano sul terreno.
In vetta tira un po’ di vento ma riusciamo comunque a scattare qualche foto. Osserviamo l’enorme mezzaluna creata dallo scoppio della mina, una montagna sventrata e molte vite spezzate. Dopo un doveroso momento di riflessione iniziamo la discesa.
Grazie alle calzature AKU che indossiamo, il passo è sicuro e in breve siamo nuovamente in sella. Ora inizia la parte divertente: piedi sui pedali e giù lungo la forestale. Incontriamo qualche escursionista e una coppia di amici, anche loro diretti al Col di Lana con le e-bike. Chissà, forse li abbiamo ispirati. Questo è proprio il nostro obiettivo: divertirci per poi condividere i nostri tour cercando di aiutare, emozionare e suggerire qualche percorso.